3° Festival e Concorso Chitarristico Internazionale
“CITTÀ DI PADOVA”

Elisabetta Caon - 3|2025 Concorso Internazionale di Chitarra Classica "Città di Padova"

Elisabetta Caon

Appassionata di musica e di arte, intelligente, dinamica, una studentessa modello, un’amica.

Non ci sono le parole giuste per descriverla, il tempo che abbiamo avuto da condividere con lei è stato troppo poco, ma di sicuro l’abbiamo molto apprezzato.
Elisabetta amava la scienza, la ricerca; amava la musica e la chitarra; amava viaggiare, conoscere, capire e scoprire.

Nata nel 1993, ha iniziato lo studio della chitarra a 11 anni con Stefano Viola. Dopo un anno, ha iniziato un lungo percorso con Franco Saretta, studiando con lui per moltissimi anni e formando un sodalizio musicale ricco di soddisfazioni e di arricchimento reciproco.

Con tre amiche (e dopo un paio di cambiamenti iniziali) ha formato il Quartetto Sliwowitz, in parte in omaggio al brano di ispirazione balcanica composto da Giorgio Tortora, (“Races, Slivovitz ad anomalous smiles”), in parte in onore del liquore alla prugna tipico della zona, lo Sliwowitz appunto.
Lo stesso Giorgio Tortora, sentite suonare, ha dedicato loro un brano “Le poupée de porcelaine”, in omaggio alla loro singolarità, alla loro energia e alla loro voglia di vivere.

Insieme le quattro ragazze hanno vinto numerosi premi, nazionali ed internazionali, e si sono esibite per diversi festival.

Per Elisabetta, Gorizia e il festival dedicato ad Enrico Mercatali erano una tappa fissa. Numerosissime sono state le sue partecipazioni al concorso e alle masterclass organizzate da Claudio Liviero, in città e a Valle-Bale. In queste occasioni ha incontrato tanti chitarristi che sono poi rimasti in contatto con lei e divenuti amici.

La sua scelta di vita poi l’ha portata a vivere la chitarra come pura ma autentica passione, non legata all’ambito lavorativo. Le strade e le professionalità del quartetto, quindi, si sono parzialmente divise: Elisabetta, vincendo una borsa di studio, si è trasferita a Londra come ricercatrice in ambito biotecnologico. Tappa fissa, nei rientri in Italia, l’incontro con le amiche del quartetto con le quali c’erano progetti futuri per quando sarebbe tornata nel nostro Paese e con i vecchi compagni di chitarra e il suo storico maestro, in un rapporto ormai mutato da allieva a sincera e stimata amicizia.

Elisabetta ci ha lasciati lo scorso luglio 2024, improvvisamente ed inaspettatamente, durante una vacanza in Grecia.

La sua scomparsa ha lasciato tutti increduli, un colpo improvviso ed indigesto, un vuoto incolmabile. Con queste poche righe vorremmo ricordare questa splendida ragazza dal cuore d’oro, dall’infinita capacità di ascolto e dalla maturità e lungimiranza nella visione delle cose.